Il massetto anidritico è composto da una selezione di inerti aggregati ad una miscela di additivi fluidificanti, tensioattivi e stabilizzatori tenuti insieme da un legante il solfato di calcio o anidrite che può essere sintetica o naturale, vanta una serie di pregi: alta resistenza a compressione, basso ritiro, assenza di rete, asciugatura veloce... deve essere trattato con semplicità ma attenendosi alle regole specificate nella scheda tecnica, una volta asciutto ha bisogno di essere sovrapposto da colle adeguate per i rivestimenti ceramici o in gres o in legno spesso unite ad un primer
fornito gratuitamente assieme al massetto.
Il massetto autolivellante in solfato di calcio o anidrite a differenza di quello cementizio è dimensionalmente più stabile presenta una maggiore conducibilità termica e un minor ritiro.
Vediamo perché:
cemento e massetto non vanno tanto d'accordo, da sempre la quantità di cemento introdotta in un massetto tradizionale è davvero minima circa 250\300 kg al metro cubo, superare queste quantità ne compromette la stabilità con l'aumento delle probabilità che si verifichino cretti diffusi dovuti alle tensioni e al ritiro dell'acqua in fase di presa, su impianti contenenti il riscaldamento a pavimento per limitare questo fenomeno oltre ad inserire una rete di rinforzo o fibre metalliche si devono realizzare giunti di dilatazione ogni 20\30 metri quadrati, progettati in punti strategici (porte, spigoli, restringimenti...) per lo stesso motivo anche la resistenza a compressione è più alta nei massetti autolivellanti in solfato di calcio, il cemento poi è un materiale freddo e poco conducibile non si sposa con il riscaldamento a pavimento questo fa capire perché il mercato va sempre di più in una direzione, "il solfato di calcio o anidrite, tutti i grandi marchi come stiamo effettivamente constatando si stanno adeguando e stanno inserendo nei loro prodotti questi leganti chi con percentuali minori chi con percentuali maggiori e ulteriori cambiamenti sono previsti per il prossimo futuro.
(vediamo Knauf, maggior produttore di queste materie)
La composizione del massetto fluido autolivellante knauf come descritto nella scheda di sicurezza dice: sostanze e miscele in Carbonato di calcio C - 65% Solfato di Calcio C <35%, nel prodotto sono aggiunti componenti e additivi in percentuale inferiore all'1%. La percentuale di cemento contenuta in questi massetti è estremamente bassa (nell’ ordine dell’1%) ed il cemento non assolve tanto alla funzione di legante, quanto a quella di stabilizzatore, regolatore del pH ed attivatore dell’anidrite naturale, per chi ha nozioni tecniche sul sistema solfati di calcio basti dire che nessun altro massetto autolivellante presente sul mercato italiano mostra una percentuale più alta di acqua di ricristallizzazione a 24 ore dei massetti Knauf, laddove tale dato dà la misura esatta della quantità di legante solfatico che ha reagito. La miscela di leganti utilizzata nei massetti fluidi Knauf è costituita per il 95% da varie fasi del solfato di calcio in particolare anidrite naturale, termoanidrite ed emidrato alfa. Knauf è il principale produttore europeo di tutti e tre questi materiali tanto che l’organizzazione antitrust tedesca ha costretto l’azienda a fornire anidrite naturale e compound leganti anche ai concorrenti che ne fanno richiesta, esiste poi un secondo produttore industriale di anidrite termica ed emidrato alfa e qualche piccolo produttore di anidrite naturale concentrato in una area ben specifica e prossima all’esaurimento, tutti gli altri produttori Italiani di massetti autolivellanti e massetti premiscelati ideati per il riscaldamento a pavimento, acquistano un compound legante da piccoli medi produttori tedeschi, che spesso contiene quota parte di materie prime Knauf oltre che rilevanti percentuali di anidrite sintetica del colosso Bayer. Un produttore, di cui non si vuole fare il nome utilizza addirittura un eccellente compound legante Knauf triangolato in Italia attraverso la sua casa madre estera. Tutti dichiarano che il loro massetto è cementizio omettendo il contenuto di queste sostanze e\o spesso anche in assoluta buona fede che il loro legante sia composto da sola anidrite naturale, purtroppo questo non è tecnicamente possibile in quanto l’anidrite naturale, materiale estremamente poco reattivo ancorché attivato da cemento o altre sostanze non è in grado di fornire adeguate resistenze meccaniche, a meno che non venga utilizzata in percentuali elevatissime cosa che nessun produttore italiano può permettersi dati i costi di importazione di questa materia prima. A nostra conoscenza solo l’ FE 50 ed fe80 tedeschi prodotti da Knauf in alcune regioni della Germania sono costituiti da sola anidrite naturale, ma sono anche costituiti solo di anidrite naturale che fa da legante e da inerte, tutta la restante produzione tedesca utilizza compound leganti di diversa composizione che permettono di ottenere un prodotto indistinguibile da questo ma con percentuali di legante nettamente inferiori, esattamente la strada seguita dai produttori italiani, in Italia ci sono poi molti produttori che hanno messo a punto ricette miste e che alcuni chiamano autolivellanti cosiddetti cementizi in cui il cemento è presente in proporzione pari o superiore rispetto all’anidrite, tali massetti presentano effettivamente alcuni inconvenienti da ritiro ed altri, come l’effetto “scodella” ai bordi, la necessità di giunti di ritiro ravvicinati e di rete di armatura sopra il sistema di riscaldamento a pavimento (necessità spesso taciuta ai clienti per timore della concorrenza dei prodotti solfatici), questi guarda caso stanno avvicinando le loro ricette sempre di più a quella di knauf.
La colla ideale per i massetti in anidrite naturale è BENFERFLEX ANIDRITE,
un adesivo fluido per la posa di pavimenti con applicazione diretta senza primer ad elevata flessibilità e di consistenza fluida, consente la posa dei pavimenti senza doppia spalmatura ideale anche per i massetti riscaldati e per i pavimenti di grande formato.
CARATTERISTICHE TECNICHE
BENFERFLEX ANHYDRITE è un adesivo in polvere composto da calcio solfato anidrite, inerti a
granulometria scelta, resine sintetiche ed additivi speciali. La sua formulazione è stata
concepita e sviluppata per posare in modo rapido e sicuro la totalità dei materiali
ceramici e delle pietre naturali stabili all’umidità, su massetti fluidi a base di anidrite.
La sua natura consente l’applicazione diretta senza bisogno di trattare il massetto con un
primer, la reologia fluida consente di posare senza bisogno della doppia spalmatura. I
suoi tempi di reazione consentono la stuccatura dopo sole 12 ore dalla posa.
CAMPI DI APPLICAZIONE
Posa di gres porcellanato, monocotture inassorbenti e pietre naturali stabili all’umidità
in: Pavimenti interni su massetti a base di solfato di calcio
VOCE DI CAPITOLATO
I pavimenti dovranno essere posati con un adesivo composto da Calcio solfato anidrite,
monocomponente, ad alta flessibilita’, spatolabile in spessori sino a 10 mm, che
consenta l’applicazione diretta senza bisogno di trattare il massetto con un Primer.
SUPPORTI AMMESSI
- Massetti a base di Anidrite, standard o riscaldati con sistema ad acqua o con resistenza
elettrica
FORMATI MASSIMI AMMESSI
- Pavimenti interni su massetti a base di anidrite non riscaldati: lunghezza del lato maggiore fino
a 120 cm
PREPARAZIONE DEL MASSETTO
Il massetto deve essere solido, in grado di reggere il carico del rivestimento, esente da oli,
grassi e polveri. Deve inoltre essere stato preparato secondo le istruzioni del fabbricante in
particolare per quanto riguarda il tempo necessario prima della messa in opera. L’umidita residua deve essere verificata con l’apposito igrometro al carburo e deve essere inferiore all’ 1%. In caso di massetto
riscaldato la posa deve essere effettuata tassativamente dopo l’avviamento, la messa a regime e
lo spegnimento del sistema di riscaldamento, secondo le istruzioni dei fornitori del massetto e del
sistema di riscaldamento e le prescrizioni dei certificati relativi.
PREPARAZIONE DELL’IMPASTO
Impastare BENFERFLEX ANHYDRITE col 34% di acqua, 6,8 litri per sacco da 20 kg (la polvere
in acqua e non il contrario), fino ad ottenere una colla omogenea, lucida e plastica. Lasciare
riposare 3 minuti quindi rimescolare brevemente. La colla è pronta e va usata entro 2 ore.
POSA DELLE PIASTRELLE
Posare le piastrelle esercitando una buona pressione in modo che il contatto con
l’adesivo risulti almeno pari al 95-100%. Data la reologia fluida del prodotto é possibile posare
piastrelle con superficie sino a 10.000 cm² senza bisogno di ricorrere alla doppia spalmatura,
che é invece necessaria quando si posano formati superiori.
È indispensabile lasciare sempre una fuga di almeno 3 mm fra piastrella e piastrella e rispettare
anche nel pavimento i giunti di dilatazione della struttura da sigillare elasticamente così come le
giunzioni fra parete e pavimento. In ogni caso devono risultare effettuati giunti di dilatazione o
perimetrali ogni 20/25 m² circa.
MESSA IN SERVIZIO
A 23°C e 50% di umidità relativa, il tempo aperto è di circa 20 minuti.
In condizioni sfavorevoli tali intervalli di tempo si possono ridurre anche notevolmente, si consiglia
quindi di stendere l’adesivo poco per volta e di verificare spesso che non abbia formato la pellicola
superficiale prima di posare le piastrelle.
Per migliorare la lavorabilità specie in estate, è utile eliminare le correnti d’aria. Nelle prime 24
ore successive la posa la colla teme il gelo. I pavimenti eseguiti con BENFERFLEX ANHYDRITE sono
pedonabili con cautela dopo circa 12 ore per la stuccatura (24 ore per temperature inferiori a
15°C). Messa in servizio dopo 7 giorni.